Ieri, a causa di una trasferta, ho fatto tardi a lavoro, non per mia responsabilità, ma, essendo in auto con un'altra collega, non ho potuto darmi alla fuga quando avrei potuto. Più lei si tratteneva a parlare con altri colleghi e più io avevo il mio pensiero fisso sui minuti che passavano, e sul tempo in meno che sarei potuta stare con la mia gnoma. Sapevo che la piccola era a casa col papà, e che forse al massimo le avrei sottratto un'ora rispetto al solito, ma ogni minuto mi sembrava un'eternità.
Non so voi, altre mamme lavoratrici, come vi sentite e come vivete il distacco dai vostri piccoli, ma io, che attualmente lavoro 38 ore a settimana, ho la sensazione di condividere poco tempo con la mia bambina, vorrei stare di più con lei... e attualmente di chiedere un part-time non se ne parla (ho un contratto a termine ;-( )! Vedo tante colleghe che hanno anche 2 figli e fanno tranquillamente il tempo pieno, ma aldilà del discorso organizzativo, io sento proprio il bisogno di dedicarmi dippù alla mia gnomina. E anche lei mi fa una tenerezza enorme quando rientro a casa e mi si attacca come il koala e non mi molla se non per cenare.
Ieri poi mentre ero lì seduta a tavola accanto a lei, 2 o 3 volte si è girata mi ha guardata negli occhi e "Mamma! Ciao mamma!" come a voler sottolineare che ero lì vicina a lei. Sigh sigh!!!
Ero convinta che, avere un istinto materno e desiderare un figlio, fossero condizioni sufficienti per sentirsi una brava mamma... invece, mi sbagliavo! Sì, perchè da quando mi sono ritrovata con la mia piccola tra le braccia, ho vissuto spesso stati di confusione mentale, confusione ormonale, confusione affettiva, confusione famigliare, ecc ecc... Insomma, in questo blog scrivo della mia materna confusione e spero di scambiare esperienze, consigli, e chiacchiere… in confusione!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento